Le famiglie dell'oratorio S. Giuseppe della Parrocchia San Bernardo di Barbaiana, in occasione dell'Anno giubilare di San Paolo, si sono recati in pellegrinaggio a Roma.
Al mattino di buon'ora tutti contenti e festosi siamo partiti, nonostante l'inclemenza del tempo. Tappa all'autogrill per una sana colazione, chi con cappuccio e brioche, chi invece con un bel panino "Camogli", che alle 8 di mattina risulta essere il massimo per un buon inizio di giornata. Il gruppo si è subito affiatato tra chiacchiere, partitina a carte e canti, canti... tanti canti; c'era Paolo con la chitarra, alcune bambine del coretto e nuove voci alla ribalta, pronte per Sanremo! Don Andrea si è anche cimentato nei panni di Gerry Scotti e abbiamo giocato a "Chi vuole essere milionario"!
In un attimo siamo arrivati ad Orvieto, dove abbiamo visitato il Duomo.
Ci siamo poi messi in cammino verso Roma, città santificata dal martirio dei Santi Pietro e Paolo e di numerosi altri cristiani, città dove la provvidenza ha voluto porre la sede del successore di Pietro.
Finalmente a Roma... il nostro pellegrinaggio è iniziato subito con la visita all'Abbazia delle Tre Fontane, luogo del martirio dell'Apostolo Paolo; una spada recise la sua testa che secondo la tradizione per tre volte balzò per terra prima della morte e fece scaturire miracolosamente tre fontane. Qui, don Andrea ha celebrato la S. Messa e da bravo cicerone colmava le nostre lacune riguardo la vita e le testimonianze lasciateci dall'Apostolo.
Di fianco all'Abbazia, siamo entrati nella Chiesa dove S. Bernardo, nostro Patrono, ha avuto l'apparizione delle anime del purgatorio che salivano una scala verso il cielo.
In serata, siamo stati accolti dalle suore della casa delle Religiose dei Sacri Cuori e dal buon cibo. Dopo, tutti insieme, perché la compagnia credeteci era davvero bella, abbiamo organizzato giochi e non è mancata la tradizionale partita al "due" dei papà!
Il mattino seguente siamo andati a San Paolo fuori le Mura, alla tomba del più appassionato e grande annunciatore di Cristo al mondo. Qui sotto l'altare della Confessione abbiamo potuto incontrare e venerare l'Apostolo e don Andrea ha celebrato la S. Messa.
Siamo stati anche al Carcere Mamertino, dove Pietro e Paolo sono stati in prigione prima di andare a morire. Qui secondo la tradizione i due apostoli convertirono i loro carcerieri, battezzandoli poi da una polla d'acqua scaturita prodigiosamente e ancora oggi scientificamente inspiegabile.
Sono state tappe fondamentali, in ogni luogo visitato, don Andrea ci ha suggerito con parole straordinarie, di forte intensità, di seguire costantemente il modello di S. Paolo, ci ha aiutato a gustare la spiritualità e la storia di quei posti e a comprendere meglio la conversione ma soprattutto la folgorante fede che ha spinto l'Apostolo delle genti ad annunciare ai popoli il Vangelo.
Nel pomeriggio il pullman ci ha lasciato in centro città e a piedi, ad un ritmo da maratoneti (la povera suor Anne Marie rimpiangeva la sua India!), abbiamo fatto uno straordinario tour dedicato alla Roma antica e la Roma dei nostri giorni: dal Colosseo, al Vittoriano passando dai Fori Imperiali, da Trinità del Monti, alla Fontana di Trevi, al Pantheon, i palazzi delle istituzioni, il Quirinale, le famose Piazze, gli obelischi e persino... la Piramide Cestia (vista proprio da tutte le angolazioni!).
Alla sera ci dolevano le gambe, ma eravamo euforici e abbiamo comunque fatto le ore piccole, tra giochi coi bimbi e chiacchiere.
Non poteva mancare, nel corso del pellegrinaggio, la visita alla Basilica di San Pietro, dove è sepolto Pietro, ed è passata la storia della Chiesa.
Abbiamo visitato le tombe dei Papi, di grandissima emozione è stato quando ci siamo trovati davanti a quella di Giovanni Paolo II, il "nostro" Papa, del quale portiamo ancora vivo il ricordo nei nostri cuori.
Bellissima la visita alla Cupola, dove bisogna dirlo, il primo ad arrivare in cima è stato il don! ...un buon pastore sta sempre davanti! I più piccoli gli sono stati a ruota, percorrendo in un "batter d'occhio" gli oltre 500 gradini, bagnando il naso ai "vecchietti"!. La vista da così in alto sia dell'interno della Basilica che del panorama era davvero mozzafiato.
A mezzogiorno in punto piazza San Pietro si è gremita di fedeli, tutti con gli occhi puntati verso la "finestra", in attesa che si affacciasse Papa Benedetto XVI per l'Angelus. Essere in quella piazza e ascoltare le parole del Papa, ci ha molto emozionato.
... "TUTTE LE STRADE PORTANO A ROMA" il pellegrinaggio ci ha portato a Roma, ma non finisce a Roma. Esso ci rimanda alla nostra Parrocchia in quanto espressione piena della Chiesa su un dato territorio. Roma è la Madre di tutte le Chiese, ma ogni Chiesa è madre.
Noi "giovani famiglie dell'oratorio" abbiamo appreso questo Tesoro, restando fedeli nell'unità della medesima fede e nella comunione con la Chiesa di Roma.
A don Andrea va il nostro grande GRAZIE per averci guidato in questa bella esperienza di gioia, di fede e di amicizia.
E ORA VOGLIAMO DARE VOCE AI BAMBINI... il ricordo di questi tre giorni a Roma:
La benedizione del Papa mi ha emozionato e mi sono piaciuti il Colosseo e la fontana di Trevi (Simone)
Il Papa alla finestra (Giorgia)
La statua di S. Paolo, il Papa, la grande Basilica di S. Pietro, e la salita fino alla cima della Cupola, da dove si vedeva tutto il mondo (Andrea)
Leggere le scritte in latino (Silvia)
Questo viaggio è stato molto bello, anche perché ho visto cose che desideravo vedere da tempo! Quello che mi ha affascinato di più è stata Roma di notte con tutti i monumenti e le chiese illuminati. La domenica, in piazza San Pietro, quando ho visto il Papa non mi sembrava vero e sono rimasta affascinata da quante lingue sapesse invece non sono rimasta sorpresa dall'infinità di gente presente in piazza. Tra tutte le ricchezze di questa città mi ha colpito soprattutto il Colosseo e il Cupolone, dalla cima del quale, si poteva vedere tutta Roma. Mi sono trovata benissimo anche con tutti quelli che sono venuti, nella casa dove eravamo ho incontrato delle suore molto gentili. L'autista del pullman era veramente simpatico e anche un eroe perché, nel vicolo dove eravamo riusciva sempre a non incastrarsi tra le mille macchine parcheggiate! Insomma è stata un'esperienza fantastica e spero di poterla rivivere nuovamente e al più presto! (Alice)
Roma è davvero bella, la cosa che mi è piaciuta di più è stato salire tutti i 520 gradini che portavano al Cupolone. Abbiamo faticato, ma appena arrivati in cima sembrava di vedere il mondo intero, e se guardavi giù ti venivano le vertigini. Sono felice di aver visto il Colosseo, perché era da tanto che lo desideravo, e se devo dire la verità mi è sembrato un po' più piccolo rispetto a come me lo ero immaginato. Ho buttato anche un soldino nella fontana di Trevi esprimendo un desiderio... speriamo si avveri! Ma l'emozione più grande per me è stato vedere il Papa alla finestra, sembrava piccolo piccolo, ma la sua voce mi è entrata nel cuore. Andare a Roma è stata un'esperienza formidabile, spero si ripeta, ma la prossima volta per più giorni, soprattutto per l'ottima compagnia. (Chiara)
E' stata un'esperienza emozionante. Momenti di preghiera e di cultura guidati da Don Andrea rimarranno dei ricordi bellissimi. Sono rimasto affascinato da tutto, dalla fede di S.Paolo e dalle statue che lo raffigurano, dal colosseo, dalla grandezza della basilica di San Pietro con le sue opere immense e realistiche ma soprattutto dal nostro Papa e dalla sua benedizione. GRAZIE DON (Alex)
La parte di Roma che mi ha maggiormente colpito è la basilica di S. Pietro. Il punto più bello era la cima della cupola, dalla quale si vedeva tutta Roma. (Vladimir)
A me è piaciuto tutto. E' stato tutto bellissimo. Mi sono divertita tanto a giocare con Chiara, Alice, Arianna, Silvia, Laura e la piccola Giorgia. Mi è piaciuto tanto, oltre la piramide CESTIA, la basilica di San Pietro, la vista dalla cupola e il Papa quando si è affacciato dalla finestra. E' stato bellissimo (ARIS)
Mi è piaciuto salire sul cupolone, ammirare la fontana di Trevi e vedere il Papa. (Laura)
A me è piaciuto molto salire sul cupolone della Basilica di San Pietro e vedere la fontana di Trevi, ma quello che mi ha affascinato di più è stato ascoltare le parole del Papa (Arianna D.)
Le impressioni di Andrea in merito al pellegrinaggio a Roma, raccontate dal papà Dante.
Parlandone con lui, che già comunque dal primo giorno manifestava un forte entusiasmo (come penso anche tutti gli altri ragazzini), ho colto che sia rimasto colpito, in generale, da tutti i luoghi visitati; ne sono a riprova le 540 fotografie (penso abbia superato anche i giapponesi) con le quali ha immortalato il percorso compiuto, mostrate a casa con entusiasmo e precisione nel raccontare i vari passaggi.
In particolare, comunque, il suo discorso si è prolungato, argomentandolo più nel dettaglio, parlando del Duomo di Orvieto, del quale è rimasto particolarmente colpito dai colori vivaci dei mosaici incastonati sulla facciata di marmo bianco (difatti le foto ne testimoniano il forte contrasto), e dalla visita a S. Pietro (ma qui era scontato, in quanto nessuno può restare indifferente e immune alla forte spiritualità che avvolge tutto l'ambiente), che, anche questa volta, è riuscito a farmi commuovere, forse anche per la gioia di avere avuto vicino mio figlio e vederlo, spero anche in futuro, incamminato sulla giusta via.