Alzi la mano chi non ha a casa almeno uno specchio! Bene. Ora immaginate di averne uno di undici quintali e otto metri per cinque. Ecco, gli abitanti di Viganella, un caratteristico paesino della Valle Antrona, possono vantarne uno così grande!Perfetta sintesi di innovazione tecnologica e saggezza popolare, lo specchio di Viganella nasce nel 2009 da un’idea dell’allora sindaco Pierfranco Midali e da un progetto dell’architetto vigezzino Giacomo Bonzani. Lo scopo? Garantire tutto l’anno una piazza illuminata dal sole a un paese che, altrimenti, ne sarebbe privo! È proprio questa, infatti, la peculiarità di Viganella: il monte che svetta alle spalle della chiesa, noto come Alpe Colma, fa da schermo ai raggi solari durante l’inverno, nascondendoli dietro ai suoi quasi duemila metri. E Viganella, dall’undici novembre al due febbraio, resta ventiquattr’ore su ventiquattro all’ombra. E ombra, si sa, vuol dire pure freddo. Figuriamoci d’inverno! Ecco quindi l’intuizione: sulla cima della montagna opposta, l’Alpe Scagiola, viene collocato un enorme specchio che, come nei giochi dei bambini, catturi i raggi del debole sole invernale per rifletterli sulla piazza del piccolo paese. La trovata fa balzare Viganella agli onori della cronaca, portando non solo – e finalmente! – la luce e un po’ di calore, ma anche fama e notorietà. Noi Out of Time lo specchio l’abbiamo visto in funzione lo scorso dicembre. Già, perché quella di domenica non è stata la nostra prima gita a Viganella! Siamo ormai affezionati a questo suggestivo borgo che sembra dipinto a olio sul versante della montagna, alle sue viuzze, alle case in pietra, alla bella chiesa e alle campane (le abbiamo suonate, ci credete?), ai suoi pranzi (e che pranzi!), ai suoi abitanti, pochi, ma sempre ospitali! Così, quando Pierfranco ci ha chiesto di cantare alla festa patronale di Santa Maria, abbiamo colto al volo la possibilità di tornare in Valle Antrona e sentirci viganellesi per un giorno. D’altro canto, trovereste una cornice migliore in cui far risuonare melodie vecchie e nuove, sacre e profane? E allora, se il nostro racconto vi ha incuriosito, non perdete occasione di visitare questo splendido borgo capace, con i suoi scorci, di trasportare chi osserva in un tempo lontano, quasi fiabesco. Ma non dimenticate, anche, di tenere d’occhio gli appuntamenti del coro!!! Da Viganella con furore, vi aspettiamo per la prossima trasferta!