Coro Out of time
Coro "Out of Time"


Angelo Testa - S. Virginia

Estemporanea pittura 2015

 


Il pellegrinaggio in Umbria è stata un'esperienza che non dimenticherò e che vorrei ripetere. Il viaggio è stato piacevole; la guida che ci accompagnava, molto responsabile, non ci ha permesso di annoiarci mai. Lungo il percorso, dal pullman ci faceva notare le bellezze e le caratteristiche del paesaggio così vario.

Il primo giorno, venerdì 23 ottobre, dopo aver depositato i bagagli ed aver pranzato nell'albergo "Frate Sole - Sorella Luna", (già il nome porta pace al cuore), abbiamo visitato Perugia. Qui abbiamo incontrato due guide del posto, molto preparate, che ci hanno seguito nei nostri spostamenti, anche nei due giorni successivi. Perugia è molto bella, soprattutto mi ha colpito la Rocca Paolina, fatta costruire da Papa Paolo III nel XVI secolo, quando occupò la città, e demolita poi a furor di popolo nel 1859. Altre opere stupende sono il palazzo dei Priori, la Cattedrale del XIV-XV secolo, la loggia di Braccio Fortebraccio e la Fonte Maggiore: nulla però a confronto con Assisi.

Assisi è una città meravigliosa: i suoi palazzi, le sue chiese, le sue abitazioni sono quasi tutte costruite con una pietra bianca a venature rosate, estratta dal monte Subasio. Il suo aspetto medioevale, le vie strette e tortuose, spesso ripide, l'atmosfera di mistica pace, i ricordi francescani e le numerose opere d'arte fanno di Assisi una città unica. Il complesso monumentale verso cui tutta la città si protende è la Basilica di San Francesco, consacrata nel 1253, e l'annesso convento. La Basilica è formata da due chiese sovrapposte, a unica navata, alla cui decorazione concorsero i più grandi artisti del Duecento e del Trecento con cicli di affreschi biblici, evangelici e francescani: si ricordano Cimabue, Giotto, Lorenzetti e tanti altri. Nel terremoto del 1997 una parte della volta della Basilica Superiore crollò, ma ora è stata completamente ristrutturata.

Un'altra Basilica unica al mondo è Santa Maria degli Angeli che ha incorporata la Porziuncola, una delle Chiesette che San Francesco riparò con le sue mani dopo aver udito le Parole del Crocefisso: "Va e ripara la mia casa!". La Porziuncola fu il luogo stabile francescano, da cui Francesco e i suoi compagni partivano e a cui facevano ritorno tra una missione e l'altra. E' qui che nel 1212 Francesco consacrò a Dio la diciottenne Chiara, fuggita da casa per seguire l'esempio del santo. Ed è sempre qui che Francesco morì nel 1226 sulla nuda terra dove aveva voluto essere messo. Nella Basilica degli Angeli ogni sabato sera si celebra una funzione emozionante: la statua della Madonna, tutta illuminata, viene portata fuori dalla basilica, sul largo piazzale, e portata in processione, mentre si recita il S. Rosario. I pellegrini seguono, tenendo in mano una fiaccola, pregando e cantando.

Un altro luogo mistico è l'Eremo delle Carceri, dove San Francesco si ritirava a pregare quando voleva stare solo con Dio. Proprio qui abbiamo visto il suo letto di nuda roccia.

Due parole su Gubbio che io credevo un paesello e che invece è una cittadina di 35.000 abitanti, tutta medioevale. La città è dominata dal Palazzo dei Consoli, possente e maestoso, punto certo di riferimento nel panorama di Gubbio.
Questo pellegrinaggio mi ha molto arricchita spiritualmente e mi ha fatto pensare che siamo dei privilegiati, poiché abitiamo nella terra che ha dato i natali a delle figure molto significative nella storia della nostra cristianità, come San Francesco e Santa Chiara.

Il pellegrinaggio non è stato solo preghiera ma gioia di stare insieme; siamo stati bene tutti, con l'allegria di Lorenza, la dolcezza delle tre suore, la simpatia di Don Pierluigi che ogni giorno ha celebrato la S. Messa per noi.

A tutti voglio mandare un saluto ed un arrivederci di cuore.

Lina

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